Scommetto che tirate un bel sospiro di sollievo quando leggete che lo spread cala. No, non voglio negare che stia calando, è un dato di fatto che chiunque può verificare.
Il punto è PERCHE' sta calando e se il calo è davvero un segno che le cose in Europa stiano migliorando.
Come avrete sicuramente letto su tutti i giornali la BCE ha riempito di capitali le banche italiane ed europee per tamponare la crisi aiutandole a ricapitalizzare. Per i prossimi tre anni le banche potranno prendere i soldi dalla BCE all'1,7%, però questi soldi poi non vengono utilizzati per immetterli nel circuito dell'economia reale: le banche li tengono per sè (per rinsaldare la base patrimoniale) e per investirli nuovamente nei bond dei Paesi in crisi.
Questo significa che le banche non stanno limitando la loro esposizione, ma, al contrario, stanno aumentando i loro rischi tornando a sottoscrivere il debito di quei Paesi che destavano preoccupazione, Italia in primis. Il risultato è il calo dello spread (perché i nostri titoli di Stato e quelli spagnoli vanno di nuovo a ruba, grazie alle banche che tornano a comprarli dopo aver ricevuto liquidità da rischiare dalla BCE). Questo dovrebbe rincuorarci? No, perché
non significa che l'Europa è davvero vicina alla risoluzione dell'eurocrisi, vuol dire solo che con un trucchetto, un espediente bancarolo, si sta curando il SINTOMO, non la malattia. Non è la cura-Monti a fare abbassare lo spread, nonostante quello che dice la stampa filogovernativa, è solo il favore fatto da Draghi alla BCE. Un favore che regalerà tempo ai governi per cercare di risolvere la crisi ma cosa accadrà se dovessero continuare a temporeggiare, come stanno facendo? Le banche hanno comprato da Draghi tre anni di tempo ma riusciranno i governi a sfruttare saggiamente i prossimi 3 anni? Troppo presto per parlare di risoluzioni,
questa, semmai, è una PSEUDORISOLUZIONE.
Così come è una pseudorisoluzione il fatto che,
grazie a un altro espediente tecno-burocratico (la Clausola di Azione Collettiva), la Grecia possa dichiararsi insolvente senza di fatto esserlo sulla carta. Perché? Perché se il default della Grecia venisse ufficializzato bisognerebbe premiare quelli che avevano investito in
CDS (credit default swap, i derivati emessi a garanzia nel caso di default); invece ora, grazie a questo espediente, quelli avevano investito in CDS,
non sapranno più che farsene dei derivati sottoscritti (una truffa voluta e permessa dal regolatore praticamente).
Per dirla con BImbo Alieno:
chiunque abbia comprato dei CDS si ritrova con un pugno di mosche in mano. Un ottimo affare per chi li ha emessi e venduti. Nulla che abbia a che vedere con il concetto di “giustizia” , ma la necessità di non avviare un effetto-domino ha prevalso spingendo l’ente regolatore del mercato dei derivati (ISDA) ad autocertificarsi come ente inutile: se i CDS infatti sono diventati strumenti inutili, a chi serve un ente che ne regola gli scambi? La prima conseguenza sarà, ce lo siamo detti, che i CDS verranno venduti massicciamente. Il loro valore scenderà regalando l’illusione che tutto sia meno rischioso. Il secondo effetto é che il bail-out in stile greco, tutto sommato, non é mica così male. Non devi nemmeno dichiararti insolvente, sono i tuoi creditori a rinunciare “volontariamente” ai crediti verso di te.
Il grassetto è mio, messo per sottolineare che anche il calo dei CDS darà l'idea che la crisi del debito sovrano sia storia vecchia. Un consiglio? Non credeteci, tutti questi espedienti sono PSEUDORISOLUZIONI, ma l'Europa continua a sedere sulla dinamite mentre chi governa temporeggia bevendo spuma e illudendosi che il peggio sia passato.