venerdì 13 gennaio 2012

S&P declassa la Francia: persa la tripla A

Leggiamo le ragioni del downgrade:
The downgrade reflects our opinion of the impact of deepening political, financial, and monetary problems within the eurozone. [...] In our opinion, the political agreement does not supply sufficient additional resources or operational flexibility to bolster European rescue operations, or extend enough support for those eurozone sovereigns subjected to heightened market pressures. [...] In our view, however, the financial problems facing the eurozone are as much a consequence of rising external imbalances and divergences in competitiveness between the eurozone's core and the so-called "periphery." As such, we believe that a reform process based on a pillar of fiscal austerity alone risks becoming self-defeating, as domestic demand falls in line with consumers' rising concerns about job security and disposable incomes, eroding national tax revenues.
In sostanza secondo gli esperti di Standard & Poor's i piani di austerity contribuiscono ad acuire la crisi facendo crollare la domanda interna e facendo sprofondare di nuovo l'Europa in recessione. A nulla servono gli accordi dell'UE (qui si fa riferimento al summit UE del 9 dicembre scorso), infatti non si è lavorato sul problema di fondo: la differenza di competitività tra centro e periferia dell'UE.

I politici italioti hanno commentato la notizia parlando (come sempre) di complotti e attacco all'Europa ma la più pacata reazione del Ministro delle Finanze francese sembra suggerirci che forse, quella di S&P, non è poi una tesi tanto strampalata...

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