giovedì 23 febbraio 2012

Recessione italiana e rincoglionimento fiscale

Si diceva che è necessario rilanciare le imprese, pensare a fiscalità di vantaggio più sagge, ecc.
E cosa ci ritroviamo in Italia? Ce lo dice il Sole 24 Ore (dove a quanto sembra si fanno grandi bevute):

Il decreto legge fiscale che il Governo porterà al Consiglio dei ministri venerdì prossimo - salvo nuovi ripensamenti - cambia a tutto campo l'intero calendario dei versamenti delle imposte dovute dalle imprese. Per sostenere le imprese in questa particolare fase di crisi economica e di scarsa liquidità, le nuove disposizioni allo studio dell'Economia cambiano tempi e modalità di versamento dell'acconto Ires e delle relative addizionali, nonché degli acconti Irap dovuta dalle sole imprese. Il nuovo calendario fissa quattro appuntamenti alla cassa in luogo dei due attuali: il 16 marzo, con il versamento del 30% dell'acconto complessivo dovuto nel periodo d'imposta precedente e il 16 giugno per un importo che, considerato l'anticipo versato, dovrà raggiungere complessivamente il 50% dell'acconto dovuto. Il restante 50% dovrà essere pagato al fisco in due rate di pari importo, rispettivamente entro il 16 settembre e il 16 novembre.

Avete letto bene, i giornalisti del Sole di logica se ne intendono: per sostenere le imprese in questa particolare fase di crisi economica e di scarsa liquidità, a venti giorni dalla scadenza, il Governo chiede di ANTICIPARE l'acconto che prima si pagava a giugno. E poi, invece di due versamenti, quattro... che non si capisce neanche su che bilancio andrebbero calcolati!
Poi ci stupiamo di questo?

Buona recessione a tutti!!!

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